Marcello Bellini
The public discourse on surveillance capitalism
Digital data and value creation: citizens’ knowledge, awareness and opinions
Da qui è possibile accedere ad un interessante report di ricerca che introduce e descrive diverse pratiche tecno-sociali di resistenza al capitalismo della sorveglianza – utili a chiunque, non solo intenda saperne di più circa l’argomento, ma voglia anche provare (per quanto possibile) ad opporvisi. Il report, infatti, descrive una lunga serie di pratiche digitali quotidiane utili a limitare gli effetti del capitalismo della sorveglianza sugli individui e sulla società nel suo complesso.
Tali pratiche vengono raggruppate in 4 macro-categorie principali (che si distinguono per crescenti gradi di sforzo e competenze richieste all’individuo per poter essere messe in atto):
a. le buone abitudini;
b. riprendere il controllo;
c. il camuffamento;
d. l’attivismo.
Al di là dei suoi risvolti pratici, il report si rivela anche utile per mettere in prospettiva alcuni discorsi di marketing, entrati ormai nell’immaginario comune, che vorrebbero privacy e data protection come concetti dati per ‘morti’, ormai obsoleti nell’odierna società digitale e di scarso interesse per il grande pubblico. Viceversa, come dimostra il report, non solo gli utenti comuni hanno a disposizioni una vasta pletora di strumenti e strategie per resistere al capitalismo della sorveglianza, ma anche che tali strumenti e strategie sono largamente praticati da ampie fasce della popolazione (es., si veda il crescente ricorso che gli utenti fatto di AdBlocker e VPN).
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